sant'ambrogio e il "povero diavolo"

Arrivando da via Carducci e passando sotto la posterla di Sant'Ambrogio, tenendo sulla destra la vecchia casa del Petrarca, si apre davanti a noi l'omonima piazza, dove si trova la basilica dedicata al Santo protettore di Milano. Sulla sinistra della chiesa vediamo una colonna corinzia, in marmo cipollino, che presenta due buchi regolari (tappati di recente) e un lungo sfregio; è datata intorno al secondo secolo dopo Cristo ed è di provenienza ignota.
I milanesi chiamano questa colonna "colonna del diavolo", perché la leggenda narra che una mattina Sant'Ambrogio, passeggiando per il cortile della basilica "ad martyres", incontrò Satana che già da tempo cercava di dissuaderlo dal portare avanti il suo incarico di vescovo. Il Diavolo gli si avvicinò con lo scopo di tentarlo nuovamente, ma il Santo reagì colpendolo con un calcio che lo fece andare a sbattere con le corna contro la colonna, producendo i due buchi. Il "povero Diavolo" rimase così incastrato fino al giorno seguente, quando scomparve dentro la colonna passando per uno dei due fori. Si dice che in questo modo aprì un varco sull'inferno, tanto che qualcuno, accostandosi in prossimità dei buchi, è riuscito a percepire odore di zolfo.
Una versione più colorita della stessa leggenda, racconta che Satana si presentò ad Ambrogio sotto le spoglie di un capo muratore di Bergamo, che voleva proporgli alcuni progetti da realizzare a Milano. Ambrogio, capito l'inganno, lo mise alla prova chiedendogli di camminare, con gli occhi bendati, lungo una linea retta. Mentre il diavolo si chinava, tentando di sbirciare da sotto il fazzoletto, Ambrogio gli sferrò il famoso calcio.
Cerchiamo ora di inquadrare i due protagonisti della vicenda: Ambrogio nacque a Treviri nel 339 d.C. e fu proclamato vescovo di Milano nel 374, dopo aver ricoperto la carica di governatore dell'Italia settentrionale. In un'epoca in cui il cristianesimo si stava sempre più diffondendo a scapito del paganesimo, egli portò avanti una politica intransigente ed aggressiva, che contribuì alla sconfitta dell'arianesimo e all'affermazione del potere ecclesiastico nei confronti di quello imperiale. Va ricordato, inoltre, che fu proprio lui a convertire e battezzare Sant'Agostino. Morì nel 397 e fu sepolto nella basilica "ad martyres", che da allora porta il suo nome.
Non ha invece bisogno di presentazioni il Diavolo, figura che rappresenta il Male. È famoso per aver tentato Eva nell'Eden, presentandosi sotto forma di serpente, e per essere stato cacciato dal Paradiso, in seguito al tentativo di voler eguagliare Dio, come spiega il poeta John Milton in un celebre passo del Paradiso Perduto: "... e in ambizioso disegno un'empia guerra mosse / nei cieli contro il seggio ed il regno di Dio. / Ma la lotta orgogliosa fu inutile. Poiché l'Onnipotente / lo gettò capofitto fiammeggiante dall'etereo cielo / con orrenda rovina riarso in quella perdizione senza fondo, / dove dimora in catene di adamante, nel fuoco della pena,...".
Un'ultima nota inquietante: si dice che la colonna del diavolo sia un importante collegamento con l'aldilà, infatti nella notte precedente alla domenica di Pasqua si può intravedere il carro delle anime che porta i dannati all'inferno, alla cui guida c'è il Diavolo in persona. E' anche uno dei luoghi prediletti dai satanisti, perciò, attenzione alle date delle principali messe nere: il capodanno satanico (31 ottobre), le quattro notti di Tregenda (21 dicembre, 21 marzo, 24 giugno, 29 settembre), la notte di Candelora (2 febbraio) e, soprattutto, la notte di Valpurga (notte che precede il 1 maggio), in cui le streghe svolgono i loro sabba.